Pag, meta privilegiata dai giovani italiani ed europei

Tra le mete privilegiate dai giovani italiani ed europei è sicuramente quella di Pag una delle più gettonate. La piccola croata era anticamente abitata dai Liburni, fu conquistata dai romani che le diedero nome Pagus (“villaggio”), la città venne attestata nelle fonti per la prima volta nel 1070. Dopo una prima sottomissione a Venezia, nel 1244 il re ungherese Béla IV la eresse a libera città reale e nel 1376 Luigi I d’Ungheria le concesse l’autonomia. Dopo oltre due secoli di dominio alternato tra veneziani ed ungheresi, di periodi di autonomia comunale intervallati dalle forti ingerenze della vicina e più potente città di Zara, nel 1409 Pago, assieme all’intera isola, passò stabilmente alla Repubblica di Venezia ed ebbe riconfermate le proprie autonomie comunali garantite da un consiglio civico di 50 famiglie aristocratiche locali (costituitosi nel 1451). Pochi decenni dopo i paghesani chiesero alla Serenissima di poter ricostruire il loro paese in una posizione più favorevole, poco più a nord dell’ubicazione originaria, e fu così che il 18 maggio 1443, su consenso del Doge, il conte della città Pietro Faliero diede avvio all’edificazione di Pago Nuova, secondo uno schema urbanistico rinascimentale progettato e diretto dall’architetto dalmata Giorgio Orsini, che prevedeva una città murata a forma pentagonale con una rete di vie rettilinee ortogonali, di cui le due principali incrociano nella piazza centrale.

Da questo schema ne nasce una città quadripartita nei rioni di: Santa Maria, San Giacomo, Sant’Antonio e San Giorgio. A tale epoca risalgono le opere civili e religiose più importanti della città tutte da visitare con molto interesse : il Duomo di Santa Maria, il Palazzo del Conte o del Rettore, la Torre dell’Orologio, il Monastero di Santa Margherita e la cinta muraria con le 4 Porte e le 8 Torri di guardia, oggi in gran parte demolita (ne sopravvivono solo brevi tratti ed una Torre), che cingeva il fitto tessuto urbano del XVI-XVII secolo, conservatosi ancora intatto. Della Città vecchia, detta anche Pagovecchia o Terravecchia (in croato Stari grad), rimangono numerosi resti dei muri e fondazioni delle antiche abitazioni, in parte semi-sommersi presso la riva delle saline, e la chiesa di San Giorgio, da cui parte una processione il 15 agosto di ogni anno che trasporta la statua della Vergine fino alla basilica di Santa Maria, nella città nuova. In adiacenza alla vecchia chiesa, ancora oggi utilizzata, vi sono i resti del monastero francescano costruito nel 1589.

Pago è famosa per… l’antico e raffinato artigianato del merletto, per il caratteristico carnevale in cui spiccano soprattutto i tradizionali costumi femminili e, insieme a tutto il suo territorio, per la produzione secolare di formaggi pecorini di qualità, conosciuti ed apprezzati anche al di fuori della regione.